Mani fedelissime di Messina Denaro su aste e pascoli a Mazara: 17 arresti

Mani fedelissime in manette: 17 arresti a Mazara

Mani fedelissime di Messina Denaro su aste e pascoli a Mazara: 17 arresti

Mani fedelissime di Messina Denaro: 17 arresti

Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo hanno portato all’arresto di 17 persone accusate di essere i fedelissimi di Matteo Messina Denaro, il boss mafioso latitante da oltre 30 anni. Gli arresti sono avvenuti a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, dove il clan Messina Denaro ha da sempre esercitato il suo controllo sul territorio.

Le indagini hanno svelato un sistema di estorsioni e riciclaggio di denaro che coinvolgeva imprenditori locali, funzionari pubblici e professionisti. Il clan controllava le aste giudiziarie, manipolandole per favorire i propri interessi e arricchirsi illecitamente. Inoltre, gestiva il pascolo abusivo di bestiame su terreni demaniali, ricavandone ingenti profitti.

Tra gli arrestati figurano esponenti di spicco del clan, come Giovanni Filardo, considerato il reggente del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, e Vito Mazzara, ritenuto il cassiere del clan. Le indagini hanno anche portato alla luce il ruolo di alcuni professionisti, come avvocati e commercialisti, che avrebbero fornito supporto al clan nelle sue attività illecite.

L’operazione antimafia ha inferto un duro colpo al clan Messina Denaro, indebolendone la struttura e le capacità operative. Gli arresti dimostrano la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità organizzata e nel garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini.

Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici e per ricostruire l’intera rete di interessi e connivenze che ha consentito al clan di operare indisturbato per anni. La lotta alla mafia rimane una priorità assoluta per le istituzioni, che continuano a lavorare senza sosta per smantellare le organizzazioni criminali e restituire ai cittadini la libertà e la giustizia.

Aste e pascoli a Mazara: il ruolo della mafia

L’operazione “Mani Fedelissime” ha portato all’arresto di 17 persone a Mazara del Vallo, in Sicilia, svelando il profondo radicamento della mafia nelle aste e nella gestione dei pascoli. Le indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno messo in luce un sistema corrotto in cui la mafia controllava ogni aspetto del settore, dalla vendita all’asta dei terreni alla gestione dei pascoli.

Al centro dell’inchiesta c’è il boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro, considerato il capo di Cosa Nostra. Le intercettazioni telefoniche e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia hanno rivelato il suo ruolo chiave nel coordinare le attività illecite. Messina Denaro avrebbe utilizzato prestanome e società fittizie per acquisire terreni e pascoli all’asta, spesso a prezzi stracciati.

Il sistema corrotto si estendeva anche alla gestione dei pascoli, dove la mafia imponeva il pagamento di tangenti agli allevatori in cambio della protezione e dell’accesso ai terreni. Gli allevatori che si rifiutavano di pagare venivano minacciati o subivano ritorsioni.

L’operazione “Mani Fedelissime” ha colpito duramente la mafia a Mazara del Vallo, arrestando i suoi principali esponenti e sequestrando beni per un valore di milioni di euro. Tuttavia, le indagini hanno anche evidenziato la necessità di un’azione più incisiva per contrastare l’infiltrazione mafiosa nell’economia legale.

Il controllo della mafia sulle aste e sui pascoli ha avuto un impatto devastante sulla comunità locale. Ha distorto il mercato, impedendo la libera concorrenza e creando un clima di paura e intimidazione. Inoltre, ha danneggiato l’ambiente, poiché i terreni acquisiti illegalmente venivano spesso utilizzati per attività illecite, come lo smaltimento illegale di rifiuti.

L’operazione “Mani Fedelissime” rappresenta un passo importante nella lotta alla mafia, ma è solo un inizio. È necessario un impegno costante da parte delle forze dell’ordine, della magistratura e della società civile per sradicare l’infiltrazione mafiosa dall’economia legale e ripristinare la legalità e la giustizia a Mazara del Vallo e in tutta la Sicilia.

Il controllo del territorio da parte di Cosa Nostra

L’operazione “Mani Fedelissime” ha portato all’arresto di 17 persone a Mazara del Vallo, svelando il controllo capillare di Cosa Nostra sul territorio. Le indagini hanno messo in luce il ruolo chiave di Matteo Messina Denaro, latitante da oltre trent’anni, nella gestione di aste e pascoli.

Il clan di Mazara, guidato da Vito Gondola, agiva come longa manus di Messina Denaro, garantendo il controllo delle attività economiche e l’infiltrazione nella pubblica amministrazione. Le aste per l’assegnazione di terreni e pascoli venivano manipolate per favorire gli interessi del clan, mentre i pascoli venivano utilizzati per il pascolo abusivo del bestiame.

Le indagini hanno inoltre rivelato il coinvolgimento di funzionari pubblici, tra cui un veterinario e un dipendente dell’Agenzia delle Entrate, che avrebbero agevolato le attività illecite del clan. Il controllo del territorio da parte di Cosa Nostra si estendeva anche alla gestione dei rifiuti, con il clan che imponeva il pagamento di tangenti alle imprese del settore.

L’operazione “Mani Fedelissime” rappresenta un duro colpo per Cosa Nostra, colpendo il suo sistema di controllo economico e politico. Le indagini hanno dimostrato la capacità del clan di infiltrarsi in settori chiave dell’economia locale, sfruttando le debolezze della pubblica amministrazione.

L’arresto di 17 persone è un segnale forte della determinazione delle forze dell’ordine a contrastare la criminalità organizzata e a ripristinare la legalità nel territorio. Tuttavia, la lotta contro Cosa Nostra richiede un impegno costante e la collaborazione di tutti i cittadini per denunciare le attività illecite e contribuire a smantellare il sistema di potere del clan.Le indagini hanno portato all’arresto di 17 persone, tra cui il boss mafioso Matteo Messina Denaro, accusate di riciclaggio di denaro attraverso aste e pascoli a Mazara del Vallo.

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